“El entrerriano” :Pietra miliare

El entrerriano

El entrerriano : Il primo tango

All'interno della ricca storia del ritmo porteño, la creazione di questo tango è di fondamentale importanza, perchè può rappresentare il punto di partenza, la successiva evoluzione e lo sviluppo del genere. Il termine Tango veniva usato già dal 1820 e si riaggiorna nel 1857, dato il suo nuovo uso legato all'ascesa di nuove danze che nascevano, con quel nome. Erano conosciuti come tanghi, ma tutti avevano differenti origini e nel tempo non mostrarono alcuna minima somiglianza con i tanghi del XX secolo. Versi e musiche erano forgiate sulle arie andaluse, opere zarzuele che nella parte musicale strizzavano l'occhio al chotis, ma qualche altro si rifaceva alle arie delle Pampas, come le milonghe, con testi che raccontavano fatti della vita quotidiana rioplatense. Questo era ciò che esisteva prima di "El entrerriano" Servirono come impasto e fermento di ciò che stava prendendo forma, nel 1880, sia "Ándate a la Recoleta" che "La Quincena", fino ad arrivare a "El Talar", scritto da un pianista adolescente come Prudencio Aragón. Ma il punto di partenza o il salto, fu il 1897 con "El entrerriano", frutto della prodigiosa ispirazione di Rosendo Cayetano Mendizabal che lo pubblica con lo pseudonimo: "A. Rosendo" tango per pianoforte; nella Editorial E. E. Prelat, di Santa Fe 2837 Capital. Una volta chiesero a Mendizabal perché le sue opere erano pubblicate sotto pseudonimo, e lui rispose : nessuna mia opera ancora mi soddisfa e 'El Entrerriano' non è la mia migliore composizione. Un giorno vedrai dei lavori firmati con il mio nome. Ma non lo fece mai. Héctor e Luis Bates nella loro opera "Las historias del tango: sus autores" (1936) descrivono il contesto in cui nacque questo tango e sopratutto come nacque il suo nome. Rosendo Mendizabal era il pianista di una sala da ballo conosciuta come "Maria la Vasca" frequentata da studenti, fantini e in generale da gente per bene. María La Vasca era María Rangola, una immigrata basca che gestiva una sala di tango e bordello ubicata nell'attuale calle Carlos Calvo 2721 (allora calle Europa).Fu lì che venne suonato per la prima volta 'El entrerriano'. Una sera i soci del Z Club riservarono la sala per varie ore di ballo. Lo 'Z Club' era un gruppo chiuso di 40 giovani dell'alta borghesia che organizzava feste orgiastiche, in cui c'erano anche musica e balli e a cui partecipavano anche delle prostitute. Comunque alla fine di quella nottata alla "Maria la Vasca" José Guidobono, uno dei membri del club che conosceva Rosendo Mendizabal, lo salutò e gli fece i complimenti per il suo pezzo inedito e senza nome. Rosendo gli disse che glielo avrebbe dedicato (e a quei tempi una dedica costava 100 pesos...) a patto che gli desse un nome. Guidobono non se la sentì di accettare, per i 100 pesos da sborsare, e propose di intitolare il tango a Ricardo Segovia, un loro amico originario della provincia di Entre Rios che era lì con loro. E così nacque il nome del tango 'El entrerriano' "El Entrerriano" è considerato uno dei tre tango iniziali che definiron l'identità musicale del tango, che aveva già acquisito la propria identità nella danza, con una sensuale coreografia di coppia con abbraccio molto stretto, utilizzando cortes y quebradas. Gli altri due tanghi, successivi, che vengono considerati come iniziatori del tango rioplatense sono «Don Juan» (1899) di Ernesto Ponzio e «El choclo» (1903) di Ángel Villoldo. Con "El entrerriano", quindi, è nato il Tango come musica, superando una mescolanza di ritmi sopra-menzionati. Nonostante sia trascorso più di un secolo conserva ancora la freschezza e il fascino del "Tango Fundador". Fonti http://www.todotango.com http://nestorscalone.blogspot.com/

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